Basta rumore. Spegnete gli Eurostar in sosta: Proviamo con la tv....

Sanno di noi:

Sindaco di Milano, Vicesindaco di Milano, Settore Attuazione Politiche Ambientali del Comune, Polizia Locale, Difensore Civico Comunale, vari gruppi Consiliari Comunali, Consiglio di Zona 2, Presidenza della Provincia di Milano, Polizia Provinciale, Difensore Civico Regionale, Gruppo Consiliare PD in Regione, ARPA, ASL, Polizia Ferroviaria, Procura di Milano, Radio Popolare, Corriere della Sera, Repubblica, Il Manifesto, Il Giorno, E-Polis, CronacaQui, Telelombardia, Corriere della Sera, TG5, Prima Rete Lombardia, Gazzettino Padano, TGR Lombardia, TG3, TG1, www.c6.tv, Camera dei Deputati, e (ovviamente)...

Trenitalia & RFI.

martedì 23 dicembre 2008

Proviamo con la tv....

Dopo un intenso scambio di mail, il giornalista Roberto Poletti ci concede uno spazio nella trasmissione "Buongiorno Lombardia" su Telelombardia.
Del nostro problema viene messo a conoscenza il vicesindaco De Corato, presente in studio,
che ci richiede copia della documentazione raccolta fino ad oggi.
Nessun miracolo, nessun coniglio estratto dal cilindro, ma la promessa di un interessamento alla vicenda.

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inquinamento acustico provocato dagli Eurostar in sosta

Richiesta di intervento inviata al Sindaco di Milano e a RFI Direzione Compartimentale Infrastruttura di Milano.

La presente per informare della situazione in cui si trova il condominio di via Prospero Finzi 38 – Milano, stabile prospiciente lo scalo ferroviario Martesana dove sostano gli eurostar (alta velocità). Secondo i responsabili di Trenitalia, gli eurostar sono progettati in modo da avere il rumorosissimo sistema di ventole di raffreddamento costantemente in funzione. Caratteristica, questa, che sta creando seri problemi anche dentro le stazioni ferroviarie, dove il rumore degli eurostar sovrasta i messaggi audio. Questi treni li abbiamo in sosta notte e giorno, a settanta metri dalle nostre finestre (di notte anche 6 contemporaneamente) costantemente in funzione. Non solo: con l’avvio del programma “alta velocità” il 14 dicembre 2008 il loro numero triplicherà, questo a causa del cambio d’uso del deposito ferroviario Fiorenza, fiore all’occhiello di Trenitalia ma, purtroppo per noi, ben collocato nell’area interessata al progetto del Comune di Milano: EXPO 2015. Da responsabili delle ferrovie veniamo a sapere che, proprio a causa del parziale smantellamento dello scalo Fiorenza, è previsto un consistente ampliamento dello scalo Martesana, dove farà sosta la metà degli eurostar dell’alta velocità italiana: in piena area urbana (tra la Bicocca e il viale Monza). Il rumore degli eurostar (alta velocità) in sosta è un problema non solo per il nostro condominio di 30 famiglie; sono molte le persone obbligate a sentire quelle ventole (condomini, asilo nido, scuola materna ed elementare, ospedale), ma noi siamo i più vicini ai treni, tanto da costituire, con il nostro edificio, una barriera antirumore per gli altri. Sebbene RFI sia in possesso di un rilievo fonometrico del 2004 riportante valori già sopra la soglia di legge (e gli eurostar non c’erano ancora), il nostro condominio non rientra nel piano di risanamento acustico delle ferrovie. Per RFI, nonostante il rumore provenga da treni per l’alta velocità su binari dedicati all’alta velocità, noi non siamo un “sito sensibile”. Per il Settore Attuazione Politiche Ambientali del Comune di Milano, dove abbiamo presentato un esposto il 30 gennaio 2007, la pratica si è esaurita con una comunicazione a RFI. Per ARPA Lombardia, che ha fatto una verifica sul posto, ulteriori iniziative sono di competenza del Comune di Milano. Per la Procura di Milano non ci sono elementi per avviare un procedimento: a dieci mesi dalla denuncia contro Ente FS ci è stata comunicata la richiesta di archiviazione. Considerato che il nostro annoso problema sta per aggravarsi ulteriormente in seguito a decisioni prese da RFI/Trenitalia (alta velocità) e Comune di Milano (EXPO 2015) chiediamo quali interventi urgenti sono previsti per risolvere ciò.Senza entrare nel merito di progetti tecnicamente discutibili, con la consapevolezza di non contare assolutamente nulla per la Pubblica Amministrazione, la domanda che poniamo, a chi ha voglia di rispondere, è: IN QUESTA MILANO, COSI’ EUROPEA, COSA BISOGNA FARE PER AVERE UN PO’ DI QUIETE E POTER APRIRE LE FINESTRE?