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Trenitalia & RFI.

sabato 6 febbraio 2010

Articolo sul Corriere della Sera

Oggi è uscito un articolo sul Corriere, firmato dal giornalista Andrea Galli.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon giorno. Se può interessarvi vi dico ne che lo stesso massacrante problema esiste anche a Torino in Via Giordano Bruno angolo via Arduino . Stessi maledetti treni stesso maledetto rumore. Ho provato a mandare un esposto all' ufficio ambiente del Comune di Torino previa telefonata di persona ma figuriamoci se i signori si interessano ad un caso così scottante. Qua le famiglie massacrate sono molte di più, ma la risposta data da un dirigente rfi pare la stessa data Milano: perchè siete venuti ad abitare quì?.Ho provato ad interessare Striscia la notizia ma
a Milano è più facile che intervenga che a Torino, come poi è successo questa settimana. Onestamente non ho idea su quale testata lei scriva ma tenga in considerazione che il danno acustico sta diventando città dopo città sempre più presente. Grazie.

Anonimo ha detto...

Il rumore è continuo, roco, giorno e notte. Io lo sento ormai anche quando sono lontano da casa mia. La finestra a doppi vetri non serve, se non ad attutire un po' quel suono che perfora il cervello.
Abito in una vecchia casa, in Via Breda, non penso che qualcuno si prenderà a cuore le esigenze di noi poveri milanesi di periferia. L'Italia è un paese cattivo, dal punto di vista della salvaguardia dei diritti: se non conti, non ne ha, e gli eurostar sono i nostri treni più belli.
interdum3@aol.com

Anonimo ha detto...

Salve, abito nella zona vicino alla quale hanno girato il servizio di 'striscia', e posso assicurare che d' estate il rumore anche a 400 metri di distanza si avverte, e soprattutto le penetranti vibrazioni compromettono un buon sonno ristoratore, il rendimento sul lavoro e l' equilibrio complessivo del sistema nervoso. Qui non parliamo più di allegri vagoni sferraglianti ed suadenti annunci all' altoparlante.
Trenitalia deve trovare dei siti di stazionamento distanti almeno 1000 metri dai centri abitati, anche per la salvaguardia della qualità dell' aria.
Servono idee per riunire tutti i residenti interessati e sensibilizzare le istituzioni, la soluzione è a portata di mano, e pure delle tasche di Trenitalia.

Anonimo ha detto...

26/5/2010...con l'estate la situazione si sta facendo se possibile più drammatica...nonostante tante promesse e le ordinanze del sindaco Letizia Moratti ogni notte continua l' inferno e da via Fratelli Bressan è impossibile solo pensare di aprire una finestra. Ma possibile che nessuno ci tuteli?

rajodesol ha detto...

a Napoli... molti abitanti di 2 grossi quartieri sono nelle stesse identiche condizioni che descrivete nei Vs commenti precedenti...aiuto, è arrivata l'estate ed il rumore è infernale...io ho 6 treni parcheggiati costantemente accesi a circa 30 mt dal mio terrazzo.... Il rumore delle ventole constantemente accese entra nel cervello... insieme possiamo cercare di farli smettere io ci credo ancora che un giorno riuscirò a parlare in casa mia a voce moderata..... a sentire lo squillo del telefono e il campanello della porta..... perchè questa atroce tortura???? è mio diritto.....non siamo cittadini di serie B perchè?

Mattia ha detto...

Buongiorno,

mi trovo d'accordo che gli abitanti di zone limitrofe a scali ferroviari e/o stazioni non debbano essere trattati come cittadini di serie B.
Sono sicuro che sia possibile chiedere a Trenitalia (proprietaria del mezzo ferroviario) di far intervenire il costruttore per modificare il software rendendo la ventilazione forzata in sosta più bassa a livello di decibel.

Mi permetto però di contestare il fatto che è un rischio connaturato alla zona dove si risiede, un po' come i cittadini che si lamentano durante i concerti allo stadio Meazza. Lo stadio è presente dal 1928 ergo chi compra casa lì sa a cosa va incontro.
Mi dispiace ma lo scalo di Martesana è presente da molti anni per cui sentire rumori di treni in sosta, fischi e quant'altro mi sembra naturale.

Resto comunque dell'idea che sia possibile con una modifica software da parte del consorzio Trevi (costruttore del convoglio ETR500 di cui si parla)le ventole possano avere una velocità di rotazione più bassa e quindi molti meno decibel.

Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

storia incredibile.
che non conoscevo ma mi piacerebbe approfondire.
ma non trovo notizie recenti.
come è andata a finire?

BASTA RUMORE!!!

BASTA RUMORE!!!

CONSIGLI DALL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA....

"Si cerchi un politico!"
"Con le ferrovie non si può far nulla, lasci perdere"
"Chiami Striscia la Notizia"
"Vada avanti con le proteste, così aiuta anche noi che abbiamo le mani legate"



ARPA attende disposizioni dal Comune

ARPA attende disposizioni dal Comune
3 dicembre 2007

lettera a responsabile Eurostar

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lettera a RFI

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non siamo un sito sensibile

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